Lernkartei IPMA level C/D ita (Seite 6 von 7)

Karten	251
Lernende	11
Sprache	Italiano
Kategorie	Berufskunde
Stufe	Andere
Erstellt / Aktualisiert	18.04.2016 / 11.10.2023
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202. Al Direttore Generale viene comunicato che CPI = 1,2. Quale reazione vi aspettate? 1) Un premio ai componenti del team di progetto. 2) La sostituzione del capo progetto. 3) Il ricorso al lavoro straordinario. 4) Non è possibile prendere una decisione.

a) 1.

b) 2 e 3 contemporaneamente.

c) 3.

d) 4.

203. Alla fine del close out quali deliverable si saranno prodotti?

1) Un report di fine progetto.

2) Archivio delle lessons learned.

3) Piano di verifica dei benefici.

4) Tutte le precedenti.

204. Qual è il maggior beneficio del processo di chiusura, anche in caso di chiusura “prematura”?

1) Non c’è alcun beneficio in caso di chiusura “prematura”.

2) La creazione e condivisione delle lessons learned.

3) Il maggior beneficio del processo di chiusura è la possibilità di avere una riunione con tutti gli stakeholder per riconoscere i buoni risultati ottenuti dal team.

4) Chiudere tutte le pendenze contrattuali, amministrative e di fatturazione.

205. Nella chiusura è previsto tutto quanto segue ad eccezione di:

1) Documentare le lessons learned.

2) Suggerire un adeguamento dei processi utilizzati nel progetto.

3) Suggerire opportune modifiche agli asset aziendali utilizzati durante il progetto.

4) Determinare i criteri di misurazione delle prestazioni.

206. Nel close out:

1) Tutte le seguenti sono vere.

2) Si è verificato che il prodotto del progetto è stato completato secondo quanto previsto.

3) Il piano di project management è stato accettato dallo sponsor.

4) Si è verificato che tutti i processi di project management previsti sono stati completati.

207. Quali dei seguenti personaggi definireste un leader? a) Abramo Lincoln, 16° Presidente USA. b) Hugo Chàvez, penultimo Presidente del Venezuela. c) Al Capone, uomo d’affari e gangster americano. d) Albert Schweitzer, medico e missionario tedesco, Premio Nobel per la Pace 1953. e)Guglielmo Marconi, fisico e inventore italiano.

1) Tutti

2) Solo a, d, e.

3) Tutti a esclusione di e.

4) Solo d.

208. Quale di queste azioni adottereste se foste – come Project Manager – nella necessità di aumentare il vostro “potere personale”?

1) Fare in modo che gli altri componenti dell’organizzazione di progetto abbiano la percezione di dipendere operativamente dal Project Manager, cioè da voi.

2) Creare un senso di “obbligo” dei membri del vostro team di progetto verso di voi (appoggi, favori, assegnazione di opportunità ecc.).

3) Attivarsi presso i Direttori di settore (Ufficio Tecnico, HR, Procurement ecc.) per ottenere appoggi, considerazioni di priorità, assegnazione di valide risorse ecc. per la vostra commessa ecc.

4) Creare un senso di identificazione degli altri componenti del team e, più in generale, degli altri settori aziendali con il vostro progetto (obiettivi, risultati attesi ecc.) e con voi come Project Manager (comportamenti e valori condivisi).

209. Quale di queste differenti sequenze di ruoli/attività sintetizza al meglio il profilo di base di un effettivo leader?

1) Pianificare budget, programmare WBS, ottenere risorse, analizzare scostamenti.

2) Definire visione, chiarire obiettivi, organizzare gruppi di lavoro, controllare.

3) Definire visione/direzione, ispirare il team, sviluppare le professionalità, motivare.

4) Fissare obiettivi, pianificare tempi e costi attività, motivare e sostenere il team.

211. Cosa permette di massimizzare l’impegno del team di lavoro?

1) Condivisione degli obiettivi di progetto già dalla fase di start up

2) Possibilità di incentivi economici.

3) Possibilità di punizioni o licenziamenti.

4) Utilizzo delle best practice come descritto nel manuale ICB 2.7.

212. Qual è il primo passo da compire per ottenere il massimo coinvolgimento e motivazione?

1) Analizzare i vincoli di progetto.

2) Sviluppare una cultura che valorizzi i risultati raggiunti dal team di progetto.

3) Conoscere le aspettative delle parti interessate, le situazioni e gli interessi che animano gli stakeholder.

4) Documentare le lessons learned.

213. Quale dei seguenti comportamenti che può assumere un Project Manager nel corso di un progetto è da considerarsi come da migliorare?

1) Limita le risorse a compiti ben definiti.

2) È entusiasta e positivo, sorride ed è orientato risultato.

3) Tratta il piano di progetto come uno sforzo comune.

4) Delega responsabilità e mandati.

214. Avete ascoltato una serie di candidati al team che state creando per gestire il progetto di cui siete il Project Manager. Quale di queste affermazioni considerereste più congruente con lo spirito e la motivazione “al successo del progetto” che state cercando di impostare?

1) Vorrei raggiungere un livello di responsabilità tale che le mie decisioni possano avere un peso determinante.

2) Aspiro a lavorare in un ambiente che offra un’ampia gamma di attività e possibilità di crescita personale.

3) Desidero autonomia e non amo essere sottoposto a troppi vincoli o imposizioni nell’eseguire il mio lavoro.

4) Ho il progetto di sviluppare la mia carriera professionale senza lasciare la mia area funzionale di competenza.

215. Non sei riuscito a esprimere con proprietà il tuo punto di vista con persone conosciute da poco. Come ti comporti?

1) Le lasci salutandole, ti allontani e cerchi di non rivederle.

2) Provi a rimediare, riprendendo il tema direttamente.

3) Prima ci ridi sopra con loro e poi continui ma più preciso.

4) Mostri la tua irritazione e lasci a loro come procedere.

216. Commetti un errore che danneggia il progetto di cui sei responsabile. Qual è la tua prima reazione?

1) Cerchi di rimediare subito ma analizzando con calma le possibilità.

2) Ne parli con i tuoi collaboratori cercando di coinvolgerli nella responsabilità.

3) Reagisci esternando preoccupazione ma senza approfondire.

4) Raduni il team, riconosci l’errore e attivi tutti per contribuire alla soluzione.

217. Quale dei seguenti giudizi – secondo voi – è quello espresso da un Project Manager veramente “assertivo” di fronte all’affermazione “Occorre evitare di dire di no perché è un atteggiamento negativo”?

1) È condivisibile. Dire di no può avere conseguenze molto spesso negative.

2) È invece giusto dire no: si deve sempre essere molto severi di fronte ai “ladri di tempo”.

3) Affermazione errata: dire di no è a volte non solo necessario ma utile se ben gestito.

4) Un Project Manager decide di dire sì o no a seconda delle situazioni.

218. Avete deciso che un determinato lavoro vi sia consegnato dal vostro collaboratore Marco entro le ore 12:00. Sono ora le 12.30 e Marco non si è ancora presentato. Quale di questi interventi può essere considerato assertivo?

1) Sei in ritardo nella consegna di quel lavoro. Ti ho detto molte volte che non sopporto ritardi e non mi interessa saperne il motivo.

2) Ti avevo assegnato un’ora ben precisa per consegnare il lavoro. Ci sono dei problemi imprevisti? Mi interessa conoscerli. Posso aiutarti?

3) È evidente che non sei in grado di fare quel lavoro. Passa la pratica ad Alberto e digli di venire da me entro le 17:00.

4) Puoi prenderti altre 24 ore per terminare quel lavoro. Cerca di farlo bene e poi vieni da me con tutte le informazioni.

219. Quale delle seguenti situazioni considerate sia la più adeguata per una corretta gestione dei problemi?

1) Una consistente dose di stress è necessaria per stimolare le prestazioni lavorative in azienda e rende più veloce il raggiungimento dei risultati attesi.

2) Un capo per essere veramente efficace deve esercitare una pressione costante sul suo gruppo, mantenendo alta l’attenzione sugli obiettivi.

3) Lo stress sotto controllo ha effetti positivi e favorire momenti di rilassamento condiviso rientra in un programma intelligente di gestione dello stress.

4) La fretta è sempre nemica dell’urgenza; più si è calmi più si è attenti ed efficienti e quindi migliorano le prestazioni e la produttività.

220. Delle affermazioni seguenti una è vera e le altre sono false. Quale?

1) Imparare a rilassarsi veramente in modo efficace impegna non poco tempo e richiede l’apprendimento di tecniche complesse.

2) Il disagio che proviamo quando siamo sotto una pressione troppo elevata è solo mentale e non produce conseguenze fisiche sul nostro corpo.

3) Livelli efficaci di rilassamento personale e di gruppo possono essere ottenuti in modo semplice e veloce: occorre solo documentarsi e crederci.

4) Favorire situazioni di relax nel gruppo non significa utilizzare umorismo o raccontare storie: occorre infatti sempre serietà per essere credibili.

221. Quali delle seguenti impostazioni pensate siano da adottare per favorire la partecipazione e il contributo alle soluzioni?

1) Coinvolgere anche in maniera sistematica, chiedere proposte anche da fonti non specialistiche, favorire chiarimenti e discussione, decidere.

2) Chiedere contributi concreti, mirando al nocciolo del problema, intervenire per selezionare per fattibilità ed efficacia, poi decidere rapidamente.

3) Far emergere proposte, condividere anche emotivamente analisi/alternative, far nascere soluzione partecipata evidenziando quanto già insito in ognuno.

4) Lasciare molta libertà di intervento, moderare i dibattiti, ma poi orientare l’analisi e la discussione verso una soluzione già predisposta con il top.

222. Una vera e sincera “apertura mentale” in una persona si basa principalmente su quale delle seguenti caratteristiche della sua personalità?

1) Elevata capacità relazionale e interesse diretto al confronto di idee.

2) Predisposizione caratteriale non egotica e disponibile all’attenzione.

3) Capacità di provare partecipazione per i disagi e i dubbi del prossimo.

4) Insicurezza personale che limita il soggetto e favorisce l’ascolto.

223. Dovete affrontare un progetto di elevata complessità (variabili molto interconnesse e a comportamento non lineare). Avete a disposizione quattro diversi gruppi di attività per definire la struttura esecutiva e un programma di lavoro. In funzione di temi quali visione/importanza/strategia/rischio ecc quale delle seguenti sequenze di priorità adottereste per iniziare il progetto? A - Analisi Operativa (Analizzare tutti gli aspetti tecnici e operativi per evidenziare cammini critici e relativi rischi esecutivi) B - Definizione Organizzativa (Individuare le professionalità necessarie e i livelli di delega e responsabilità) C - Analisi Sistemica (Chek out sistemico di nodi e connessioni (anche secondari) per far emergere criticità nascoste e strategia di “big picture”) D - Studio Rapporti Contrattuali (Esaminare gli impegni assunti dalle parti coinvolte, evidenziando con chiarezza i diversi “what if?” possibili)

1) A-B-C-D.

2) D-A-B-C.

3) C-D-A-B.

4) C-B-D-A.

224. in quali situazioni il Project Manager può utilizzare il brainstorming? (Scegliere la combinazione migliore) 1) Nelle fasi iniziali del progetto per identificare soluzioni tecniche adeguate. 2) Durante l’analisi di un problema sorto in fase di realizzazione. 3) Durante la scelta della soluzione adeguata. 4) Il Project Manager non dovrebbe mai utilizzare il brainstorming.

a) La 1 e la 4.

b) La 3.

c) La 1 e la 2.

d) Tutte.

225. Quale comportamento del Project Manager non è adeguato?

1) È creativo, accetta le sfide e ha un’apertura mentale verso le idee nuove.

2) È ottimista e crede che le nuove idee portino a soluzioni fattibili.

3) Respinge tutto ciò che è al di fuori dello scopo originario.

4) Usa approcci anche non convenzionali nell’interesse del progetto. Prende decisioni creative per ridurre il rischio.

226. Siete un Project Manager che vuole mantenersi “orientato ai risultati”. A quale di questi atteggiamenti assegnereste priorità nel vostro agire quotidiano sul progetto?

1) Siete molto attento a evitare ogni possibile rischio e deviazione e controllate sistematicamente e a fondo ogni dettaglio operativo e di programma.

2) Definite in modo preciso gli obiettivi e dedicate grande attenzione a mantenete il percorso entro i confini e vincoli prestabiliti all’inizio del progetto.

3) Con il team esaminate essenzialmente aspetti legati all’operatività quotidiana per non generare distrazioni o pericolose incertezze, che rallentino l’avanzamento.

4) Intervenite risolutamente e personalmente nei casi in cui sorgano deviazioni da quanto previsto, privilegiando soluzioni rapide, concrete e se possibile condivise.

227. Il “vero” compito di un Project Manager consiste nel:

1) Gestire la propria squadra, tenendo conto non solo della commessa ma anche delle necessità aziendali.

2) Evitare modifiche, changes (anche se positivi) e conseguenti discussioni con la committenza.

3) Controllare con attenzione e riservarsi di autorizzare i costi addebitati alla propria commessa.

4) Trasformare gli obiettivi del progetto in risultati concreti e misurabili, in linea con le attese.

228. La formazione di una squadra di lavoro dedicata che comprenda le varie competenze necessarie allo svolgimento di un progetto e l’addestramento del gruppo a lavorare in modo integrato:

1) Serve quando i membri del team inizialmente non si conoscono tra di loro.

2) Produce un team consapevole, informato, motivato, sinergico e quindi efficiente.

3) È una modalità operativa che serve solo in caso di situazione aziendale conflittuale.

4) È uno strumento valido ma da attivare solamente quando sorgono le prime tensioni.

229. Per un’efficiente (ma anche efficace) comunicazione tra i portatori di interesse di un progetto, di quale tipo deve essere il flusso delle informazioni, a prescindere dagli strumenti utilizzati?

1) Solo dall’alto verso il basso.

2) Solo dal basso verso l’alto.

3) Limitato a livelli opportuni e predefiniti.

4) Funzionante in entrambi i sensi.

230. Il contesto operativo e di riferimento in cui il Project Manager sviluppa le sua attività di analisi e di decisione è costituito:

1) Dalla squadra di progetto gestita dal Project Manager.

2) Esclusivamente dal cliente e dall’azienda che esegue il progetto.

3) Dagli enti tecnici e amministrativi coinvolti.

4) Dall’insieme di tutte le parti interessate.

231. Quale modalità operativa – fra quelle sotto indicate – considerate sia la più funzionali per un’efficace azione di “consultation” in un progetto?

1) Analizzare le possibili soluzioni di un problema con riunioni indette separatamente per settore di competenza e di responsabilità.

2) Procedere per schede di analisi in cui gli enti coinvolti indicano in dettaglio le soluzioni e le azioni necessarie.

3) Creare gruppi interdisciplinari, gestendo la partecipazione dei singoli con adeguate sequenze di ascolto, discussione, decisione.

4) Concentrare l’azione consultiva su quei settori aziendali che detengono maggiore influenza sulle decisioni aziendali.

232. Cosa si intende con il termine “norming”?

1) Una fase del ciclo di vita del team in cui si stabiliscono le regole di base.

2) L’acquisizione degli asset e policy aziendali.

3) I requisiti di legge che il progetto deve seguire.

4) I vincoli di legge che il progetto deve seguire.

233. Quale caratteristica è deficitaria se il Project Manager è costretto costantemente a dover incitare il team a lavorare?

1) Supporto dei manager di linea.

2) Supporto dello sponsor.

3) Coinvolgimento del team.

4) Comunicazione efficace.

234. Come Project Manager, qual è la prima azione da compiere per un buon team building?

1) Valutare la validità delle regole di base.

2) Rispettare le milestone del piano di progetto.

3) Negoziare per ottenere le migliori risorse disponibili.

4) Avere certezza che tutti i membri del gruppo di lavoro abbiano un ruolo e dei compiti chiaramente assegnati.

235. Come Project Manager di un progetto, ti rendi conto che una risorsa del team di progetto non ha avuto la corretta formazione per svolgere una certa attività. Qual è la migliore scelta?

1) Far pagare al manager funzionale relativo un corso di aggiornamento.

2) Predisporre del coaching per supportare la risorsa fino a fine progetto.

3) Cercare una risorsa più qualificata per sostituire il membro attuale.

4) Valutare la schedulazione alla luce dell’inefficacia della risorsa.

236. Cosa si intende per comunicazione di progetto?

1) Tutte le informazioni pertinenti al progetto.

2) Il report mensile con i dati di avanzamento delle attività, destinato al top management.

3) Un insieme ragionato di modalità comunicative, finalizzate a che tutti gli stakeholder mantengano una prospettiva il più possibile integrata dello status del progetto e possano contribuire – ciascuno secondo le proprie responsabilità e motivazioni – al successo del progetto.

4) Un’indicazione precisa e sistematica di chi deve fare che cosa.

237. Quale delle seguenti affermazioni è falsa o non corretta?

1) A volte non è possibile comunicare.

2) Per ottenere una comunicazione di successo è importante dare il maggior numero di informazioni possibile.

3) Un Project Manager deve essere molto selettivo su tempi e contenuti dei propri contatti con il team, al fine di evitare perdite di tempo.

4) Tutte le affermazioni precedenti sono errate.

238. Dovete attivare una comunicazione per il progetto di vostra responsabilità. In quale ordine operativo realizzereste le attività sotto indicate, per ottenere una comunicazione efficace? A (Selezionare il luogo e il tempo della comunicazione, la durata e il mezzo con cui comunicare) B (Definire il messaggio da inviare e il contesto in cui si pone) C (Identificare ambito di destinatari e il tema di fondo) D (Verificare le infrastrutture da utilizzare e quindi eseguire la comunicazione) E (Programmare il piano di comunicazione e predisporre i contenuti) F (Esaminare il risultato e attivare le azioni eventualmente necessarie)

1) A-B-C-D-E-F.

2) C-A-B-E-D-F.

3) C-B-A-E-D-F.

4) E-B-C-A-D-F.

239. Un comunicatore efficace è colui che… (scegliere uno tra i quattro profili proposti:

1) Va semplicemente e direttamente allo scopo senza troppi preamboli e su questo cerca di mantenere l’attenzione degli interlocutori.

2) È capace di parlare ad altri e in generale in pubblico con modalità adeguate, convincenti e generando partecipazione emotiva.

3) Presentare il tema secondo una chiara sequenza di premessa-analisi-sintesi-conclusione, adottando il linguaggio specifico dell’uditorio cui si rivolge.

4) Ritiene che una corretta e completa informazione sul tema oggetto della comunicazione sia quanto necessario per raggiungere lo scopo.

240. In quali situazioni non è possibile far riferimento al metodo del problem solving? 1) In caso di non raggiungimento di una milestone. 2) Di fronte a una divergenza di opinioni con Direttore Programmi. 3) In caso di contestazione del cliente riguardo a un mancato requisito. 4) In caso di superamento dei costi di un Work Package.

a) La 3.

b) La 1 e la 4.

c) La 2.

d) La 3 e la 1.

241. Esistono metodi consolidati per la risoluzione del problemi?

1) No, si fa riferimento solo al buon senso.

2) Sì, è il metodo FARE acronimo per Focalizzare Analizzare Risolvere Eseguire.

3) Sì, è il metodo FARE, ma lo si usa solo in casi estremi perché molto oneroso in termini di costi.

4) Sì, è il metodo GO (Gate to Opportunity).

242. Il decision taking è un’alternativa al Problem Resolution e specificamente consigliato per la realizzazione di un piano d’azione immediato, in caso ci si trovi di fronte a problemi particolarmente pressanti in termini di urgenza.

1) Sì.

2) No, il decision takingè la disciplina che studia le modalità “scientifiche” con cui prendere le decisioni di fronte alle alternative possibili.

3) No, nella risoluzione dei problemi alla fase teorica orientata alla ricerca della soluzione ne subentra una pratico-operativa orientata alla messa in campo delle azioni necessarie: il ponte tra la prima e la seconda è l’elemento denominato decision taking.

4) Sì, anche se è però sconsigliata.

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